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L'impassibile volto delle maschere pirandelliane che continuano a guardarci, il palcoscenico come luogo di verità, il compromesso tra forme e ruoli, il sottile spazio tra la verità e il sogno, tra il finito e il "desiderabile infinito", i pensieri assiomatici, patrimonio di tutti gli uomini, la ricerca del senso del proprio essere reale. Su tutto questo si fonda il libro dello scrittore, intellettuale, italianista Pierfranco Bruni. Una narrazione che, attraverso la figura di un Pirandello "sciamano e profeta", lontano da interpretazioni accademiche, tratteggia un quadro delle poetiche del Novecento, portando alla luce le sfumature più profonde della creazione letteraria. Letteratura filosofica, antropologia letteraria, fenomenologia, storia politica e culturale si fondono in un volume che percorre e indaga quel "teatro dello specchio" così simile alla vita vera.