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«Questo libro è nato per riempire un vuoto: quasi tutta la letteratura italiana sulle startup, oggi, è un fritto misto retorico che sembra avere come unico scopo quello di spingere giovani e meno giovani a darsi in pasto al mercato senza le giuste precauzioni. I nuovi startupper sono convinti di cadere sul morbido dell'idea che è venuta loro mentre erano al pub con gli amici, salvo poi schiantarsi al primo semestre tra Iva e contributi... Nella mia esperienza in radio ho visto giovani cadere e non trovare la forza di rialzarsi. Ho intervistato imprenditori a ogni livello, e tutti mi hanno raccontato le stesse, tragiche storie... Ho voluto mostrare a quelli che hanno in testa di aprire una startup perché sentono di avere avuto un'idea brillante, che un'alternativa per salvarsi la pelle e la serenità, c'è. Ed è non aprire una startup. Con uno stile leggero e adatto ai neofiti, senza polpettoni di economia né fuffologia, questo libro va nella direzione opposta. Non troverete formule sicure per il successo: qui si spiega il perché aprire una startup potrebbe essere la peggiore scelta della vita.»