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Vita senza inganni né trabocchetti? La vita in sé ne è già satura; in essa la forza del malinteso mi spinge a scrivere poesie perché il malinteso necessario può essere districato, sciolto o semplicemente convissuto con la forza del pensiero non esplicativo del verso. Il verso chiede sempre e quando dà la risposta anche la nasconde, non la dà in maniera univoca. Il poeta quando risponde non ha il coraggio della sua risposta perché la risposta data rischierebbe di essere immediatamente fagocitata dalla molteplicità delle risposte. Nascondere la risposta è il modo di darle la possibilità di crescere; la risposta non è figlia di nessuno, se non del malinteso perché il malinteso è la sola risposta. Non cercare di sbrogliare la matassa è perciò l'unico modo per arrivarne a capo. Leggete i miei versi senza aspettarvi di trovarci niente e forse ci troverete qualcosa di interessante ma ricordatevi che io non sono già più lì.