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L'arte romanica ha sempre affascinato l'animo umano. Entrare nel silenzio di una chiesa medievale e lasciarsi avvolgere, come avveniva nei secoli passati, dalle forme e dai colori in essa racchiuse diventa una conseguenza naturale. Il misticismo della penombra, i giochi di luce creati dalle monofore, l'immagine del Cristo Pantocratore che ti osserva dal catino absidale, ti colpisce nel profondo. Poi quando gli occhi si adattano alla penombra scopri la meraviglia delle figure dei capitelli che si aggrovigliano, si insinuano, si confondono nelle pieghe della pietra. È la meraviglia del lavoro dei maestri Comacini che esplode nella sua interezza sia nelle piccole chiese di campagna che nelle grandi basiliche delle città d'Europa. Ma è soprattutto girando per l'Italia che si scopre come i maestri campionesi, i maestri intelvesi e i maestri comacini hanno lasciato le loro splendide testimonianze partendo dal territorio lariano e diffondendo ogni dove stupendi capolavori. Questo libro vuole essere un omaggio a queste maestranze ma soprattutto uno strumento per meglio conoscere e leggere l'arte romanica nelle sue diverse espressioni.
