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Oleandri è un romanzo-confessione sulle realtà siciliana e americana. La narrazione inizia con una sorta di antefatto sull'ambiente sociale e sulle radici del protagonista, uno "sfondo" che tratteggia un'umanità vibrante di sicilianità. La storia è articolata in due parti. La prima parte segue l'infanzia e la giovinezza del protagonista tra la Sicilia e Firenze, i primi innamoramenti, l'impatto con l'umanità dolente dell'entroterra siciliano, il lavoro alienante presso un ente parastatale, la separazione dalla prima moglie. La seconda parte è dedicata all'intensa storia d'amore con Linda, americana di Seattle, ai viaggi negli Stati Uniti, alla descrizione di quella realtà, alla nuova separazione dalla donna dei sogni, che col passare degli anni diventa donna degli incubi. Qui la storia acquista un significato più universale, perché misura una distanza di costume, ideologica, forse anche spirituale, tra due mondi. La scrittura diventa anima, quella sintesi di materialità e spiritualità che è la vita; non racconta più l'avventura umana di un individuale soggetto, ma la sostanza detta Uomo. Il romanzo si conclude con il ritorno del protagonista al suo primo e più grande amore: l'avvincente e appassionato dialogo con i misteri e le meraviglie della natura.