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Da sempre l'uomo ha cercato di dare un significato al grande esodo migratorio, spesso immaginando teorie davvero bizzarre. Ad Aristotele risale il fortunato fake del "letargo invernale" insieme alla credenza che gli uccelli possano, all'occorrenza, mutare completamente la loro natura. Ancora nel Settecento Linneo sostiene - in disaccordo con le tendenze già negazioniste - che le rondini in autunno si inabissano nelle paludi per fuoriuscirne solo in primavera! Le specie raffigurate nella striscia sono quasi tutte "miste", ci sono soggetti sedentari o tutt'al più soggetti ad erratismi locali (es. altitudinali), ed altre a volte in gruppi numerosi (es. Fringuelli) di stretto spostamento migratorio, calati in zone particolarmente favorevoli ad accoglierli. Forse la sola Cesena, quanto all'Appennino, è esclusivamente svernante, in particolare con annate molto fredde e innevate, quando scendono in grossi voli sulle siepi di biancospini.