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"Andammo a trovarla in un grande palazzo romano di via Marianna Dionigi: si chiamava Giovanna Marini e a mia madre disse che io avevo troppo talento per studiare, non ne avevo bisogno, meglio sarebbe stato per me continuare da solo senza i freni di un insegnamento di tipo tradizionale. Oggi, conoscendola, sono convinto che trovammo Giovanna in un momento in cui tutto aveva voglia di fare tranne che insegnare musica ad un ragazzino". Siamo nei primi anni Sessanta. Solo pochi anni dopo quel ragazzino darà vita, assieme a un gruppo di coetanei, a una delle più importanti realtà della musica popolare italiana, il Canzoniere del Lazio. Tra nuovi arrivi e addii, ritorni e rimescolamenti, il Canzoniere diventa punto di riferimento musicale per una generazione e una scuola di musicisti di altissimo livello. Una storia che si intreccia con quella degli anni della rivolta giovanile, della quale è a suo modo conseguenza e prosecuzione. Un modo per "servire, il popolo" (e la citazione non è casuale) al di là delle chiacchiere da assemblea e delle riunioni senza fine. Non una fuga dalla realtà di quegli anni, quindi, ma esattamente il contrario: un modo per viverli con pienezza e con la consapevolezza che un accordo di chitarra, il verso di una canzone popolare, un concerto, possono essere più rivoluzionari di mille parole. Prefazione di Teresa Marchesi.