Scrissi d'arte. Testimonianze più o meno utili sulle arti figurative a Messina (2008-2017 e qualche passo indietro) di Bonaventura Vincenzo - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Scrissi d'arte. Testimonianze più o meno utili sulle arti figurative a Messina (2008-2017 e qualche passo indietro)

  • Autore: Bonaventura Vincenzo
  • Editore: Pungitopo
  • Isbn: 9788899852412
  • Categoria: Arti
  • Numero pagine: 272
  • Data di Uscita: 30/11/1999
  • Collana: Memoria e interpretazione
21,00 €
Esaurito

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"Non sempre un libro è ciò che sembra e questo soprattutto non vuole essere quello che sembra. Non una raccolta di miei articoli, più o meno autocelebrativa (che è appunto ciò che sembra) ma piuttosto una testimonianza parziale di dieci anni (con qualche sforamento), dal 2008 al 2017, di arti figurative a Messina o comunque di artisti messinesi (che è quello che vuol essere), che operano e hanno operato anche lontano dalla loro città e talvolta sono molto affermati. Proprio per l'idea di testimonianza gli articoli (pubblicati, tutti tranne uno, su "Gazzetta del Sud") sono rimasti tali e quali, senza alcuna revisione, informazioni di servizio comprese, adottando un rigoroso e asettico ordine alfabetico. Un'operazione completamente diversa dal mio precedente Teatranti, in cui tutto era stato rivisto, anzi rifatto. Perché? si potrebbe chiedere. Perché, anche a distanza di pochi anni, il decennio è "storicizzato", come dimostra il fatto che due gallerie, importanti e molto attive, come Orientalesicula e FortunaArte non ci sono più, oppure che un'iniziativa meritoria quale il Museo del Fango non abbia trovato una sede pubblica. Conferma che la cultura in genere a Messina è sempre molto ricca di fermenti ma tutti di difficile stabilizzazione. La testimonianza, dunque, vuole essere anche sulla qualità e sulla perseveranza di un ambiente e di questi artisti e un pubblico riconoscimento di tutto ciò che hanno portato avanti tra mille difficoltà e costanti incomprensioni. Con la capacità di stare, molto spesso, al passo con i tempi, mai digiuni di ciò che di importante avveniva nel mondo artistico internazionale. È anche per questo che, con voluta esagerazione, ho inserito articoli sui grandi del passato (Antonello e Filippo Juvarra) o su eccellenti messinesi di parzialissima adozione, anche loro malgrado, quali Caravaggio e Giulio Aristide Sartorio." (dalla Premessa)