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ll Concorso, in tutte e tre le sue edizioni 2018/2019/2020, è stato articolato in un'unica sezione nella quale i concorrenti dovevano esporre il concetto dell'accessibilità e dell'uso agevole e sicuro degli spazi urbani e degli edifici di interesse collettivo puntando l'obiettivo del proprio apparecchio fotografico su come si è riusciti a superare o mitigare gli innumerevoli ostacoli posti dal costruito o dagli elementi naturali, ovvero denunciando le barriere ancora esistenti. L'Obiettivo principale del concorso è stato quindi quello della sensibilizzazione ed è proprio per questo motivo che lo abbiamo voluto aprire non solo ad architetti ma a chiunque volesse dare il proprio contributo sul tema delle barriere architettoniche, barriere architettoniche che incontriamo quotidianamente e inconsapevolmente vivendo la nostra città, grande o piccola che sia. Quando però l'inconsapevolezza diventa realtà a causa di motivi diversi che possono essere, un incidente, una malattia, un genitore anziano o più banalmente un concorso fotografico ci rendiamo conto di quanto spesso gli spazi urbani e gli edifici di interesse collettivo siano inaccessibili.
