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Falsi cartomanti, astrologi, numerologi, scegliete voi. Un call center, quello dove ho lavorato io. Un'esperienza ai limiti della legalità, ben oltre quelli della moralità. Una truffa in piena regola di cui si rendono corresponsabili tutti coloro che prenotano un consulto telefonico. E sono tantissimi! E non immaginate quanti! E potrei essere io, tu, mia zia, suo nipote, la nonna, la badante, l'uomo d'affari, il giocatore incallito, l'amante, il fedifrago, l'adolescente, il malato terminale. Il contenuto delle telefonate è autentico. Le vicende narrate si basano su fatti realmente accaduti. Uno spaccato della società attuale che trae origine dal nostro dono più potente, la capacità di creare illusioni... e di crederci. Il tutto in equilibrio tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, in bilico tra l'insensatezza di un lavoro assurdo e la necessità di sopravvivere, un piacere che nasce all'apice della sofferenza, altrui e propria, un po' come quello assaporato da una ballerina che danza in punta di piedi su scogli scivolosi, spugnosi, taglienti.