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"Viviamo in un mondo che va molto in fretta, tanto da non avere spesso più il tempo di osservare le cose e di vedere, nella semplice quotidianità, la vera bellezza. In questo rincorrersi di impegni e scadenze, i più si dimenticano una parola gentile. Una risposta cortese. Quelle attenzioni piccole ma importanti, che trasformano la vita da un semplice susseguirsi di momenti in un racconto che vale la pena leggere, o ascoltare. Dove andiamo, così in fretta, da non aver più il tempo di usare un tovagliolo vero, anziché uno di carta? Di apparecchiarci la tavola per la colazione? Di essere cortesi con il prossimo, galanti con una donna, altruisti con chi divide con noi lo spazio di una scrivania o lo scompartimento del treno? Non andiamo da nessuna parte, in realtà. Viviamo una vita che, senza buone maniere, resta senza bellezza. Trovo dunque che partire per cercare il bello, in quello che facciamo ogni giorno, possa essere un modo per salvarci dall'apatia di un'esistenza arida, senza cortesia, senza amore. Non mi riferisco alla semplice regola, ma a quelle buone maniere che ciascuno dovrebbe far proprie, ed esercitare nel giusto modo, con il solo scopo di contribuire a rendere maggiormente vivibile l'oggi. Platone disse: "La bellezza è mescolare in giuste proporzioni il finito e l'infinito". Con lo stesso criterio, ritengo che il riuscire ad avere buone maniere sia mescolare in giuste proporzioni la regola e il buon senso..." (Csaba Dalla Zorza)