Tab Article
Non è né singolare e né è un caso che nel finale di due racconti Francesco Ventriglia abbia accennato, seppur con leggerezza, a sua madre affetta da Alzheimer. La memoria storica di una famiglia, improvvisamente viene meno accentuando quanto sia importante, per lo scrittore, specialmente dopo il primo mezzo secolo di vita, fissare i propri ricordi, anche quelli apparentemente più insignificanti, o quelli meno eclatanti, prima che una malattia degenerativa della terza età, possa portarseli via. Da quelli intimi e personali come un cane, un compagno di banco delle elementari, un incontro erotico fondamentale, a quelli rappresentativi di una memoria collettiva e condivisa, come la storia della sua famiglia, in uno spaccato attraverso il quale, mediante l'espediente narrativo del presepe, viene descritta l'evoluzione degli usi, costumi e tradizioni di un comune nucleo familiare italiano, dal boom economico ai giorni nostri.