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Facciamoci un selfie ma scriviamolo: un auto-ritratto dei nostri studenti attraverso il racconto di esperienze semplici o bizzarre, che hanno come oggetto preferito la scuola, i viaggi d'istruzione, le vacanze in famiglia, la musica, lo sport, il teatro, l'adolescenza, pezzetti di vita che mettono in luce i grandi valori come l'amore, l'amicizia, la solidarietà che resistono nella generazione "social" dei nativi digitali. Un selfie che si apre con la sezione Pietra-Galla, racconti creativi sul suo nome liberamente ispirati alla lettura di altri libri, letti negli ultimi due anni, immaginando che il nome del proprio paese possa avere origine da accadimenti alquanto strani e dalle più fantasiose leggende. A testimoniare che la lettura è spesso evocativa ed è soprattutto generativa: leggere una storia consente di scrivere altre storie e poi di immaginarne altre e altre ancora. Una scrittura che può tessere una tela infinita di storie... e le storie raccontate, si sa, creano legami e condivisione, come l'intento di questo volume che ha dentro la voglia e il coraggio, a volte un po' timido, di mettersi in gioco, di parlare di sentimenti e di esprimere emozioni.