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Il 2019 ha visto ricorrere i cento anni dalla nascita e i venti dalla morte di mons. Luciano Gherardi. Il ricordo della sua personalità e della profondità culturale e religiosa che lo contraddistinse permette di rivisitare alcune pagine fondamentali della stagione post conciliare della chiesa bolognese e italiana. A lui si debbono, tra le altre cose, importanti contributi nella riforma liturgica, nella collocazione storica di santi locali come espressione della spiritualità di un intero popolo e nel recupero della memoria dei sacerdoti uccisi a Monte Sole. Ai suoi stimoli si deve, in buona parte, la risalita della chiesa bolognese negli anni Settanta e Ottanta del '900 in quello che egli considera il suo «nuovo santuario». Il volume raccoglie gli atti dei due convegni dedicati a Gherardi nell'ottobre 2019, testimoni di un approfondimento considerevole: il primo tenutosi a Bologna su «Bologna città a tre navate: mons. Luciano Gherardi e la Chiesa del '900», e il secondo a Marzabotto su «Don Luciano Gherardi e la risalita a Monte Sole». Dall'Introduzione di Maurizio Tagliaferri: Fin dall'inizio l'intento è stato quello di offrire un ritratto di Gherardi che fosse il più ampio possibile, tentando di tratteggiare efficacemente la sua personalità poliedrica e i vari apporti da lui dati alla vita della Chiesa. [...] Con provocazione e arguzia Ottani conclude così il secondo convegno: «Ritengo che complessivamente si debba affermare che Gherardi è oggi superato. Questo lo considero il suo contributo più positivo. Gherardi ha cioè avviato un percorso che non si è interrotto e ha portato a nuove rilevanti acquisizioni. Per questo il suo apporto risulta indispensabile».