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Venuto a sapere dell'epidemia di colera scoppiata a Napoli, Axel Munthe si mette in viaggio per offrire il suo aiuto. Medico e intellettuale innamorato di Capri e delle bellezze campane, lo svedese Munthe raccoglie il racconto della sua permanenza - tra gli ultimi mesi del 1884 e l'inizio del 1885 - in una serie di corrispondenze per un giornale di Stoccolma, il cui titolo è già di per sé emblematico: "Lettere da una città dolente" (Letters from a mourning city). Il ritratto che emerge dai suoi resoconti è quello di una realtà sofferente eppure viva, piena di contraddizioni ma sempre dignitosa. Una Napoli che lui ama e conosce profondamente, la cui umanità va a cercare fin nei quartieri più poveri e abbandonati. Dove, accanto al dolore, non manca mai il sollievo della solidarietà umana più autentica.