Tab Article
La vita, ma soprattutto il mondo che cambia. Claudio Velardi, comunicatore e "lobbista", per anni diviso tra politica e giornalismo, presenza lucida e discreta del dibattito web e televisivo, costruisce il diario intimo, ironico e profondo di un anno senza volto. Siamo nel 2020, ma in realtà potremmo essere in un qualsiasi "anno zero" che annulla e sospende la vita: e in un certo modo il mondo, quello inteso come "rappresentazione", come costruzione laboriosa della Storia, del sistema complesso di rapporti - quasi mai facili, non sempre felici - tra gli uomini. È in questi momenti, in cui tutto è apparentemente fermo, che ci si rende conto di "come si cambia", per dirla con una canzone bella e triste. Anche se non c'è alcun avvilimento in queste pagine, al contrario fiduciose e ottimiste, in cui Velardi racconta il suo cambiamento attraverso squarci di vita vissuta, spunti di attualità, lavori che finiscono e nascono, dichiarazioni d'amore e lampi di dolore, riflessioni sul futuro. Parlando di lobbying e tecnologie, di comunicazione e neuroscienze. Tutti annunci di un mondo nuovo che è già dentro ognuno di noi, anche quando non ce ne accorgiamo.