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Nel 1972 Pietro Mennea stava per coronare il sogno di partecipare, per la prima volta, alle Olimpiadi. A Monaco - nel cuore dell'Europa ferito dalla Guerra fredda - tra centinaia di atleti di ogni nazionalità, erano giorni di grande gioia. Ma durò poco. Perché nella notte tra il 4 e il 5 settembre un commando palestinese entrò nel Villaggio Olimpico e prese in ostaggio gli atleti israeliani. Due furono uccisi subito. Altri nove morirono il giorno dopo all'aeroporto. Partendo dall'esperienza diretta di quei tragici giorni, Mennea - che ha affiancato ai successi sportivi un sincero impegno civile e politico, arrivando fino al Parlamento Europeo - in questo documentato saggio ricostruisce i controversi scenari del mondo olimpico e le trame internazionali che intrecciano politica e terrorismo, Est e Ovest, Israele e Palestina. Per rileggere un pezzo di storia, ma anche per capire gli errori che non dovrebbero ripetersi.