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Nell'opera, scritta nel 1786, Alfieri parla con il fantasma dell'amico e il dialogo si intesse di passioni e ragioni. Si tratta di un libro da leggere muovendosi senza fretta da una parola all'altra, l'italiano del '700 saprà affascinarvi anche nel periodare meno evidente al lettore odierno. Riscoprire un classico vuol dire avere il coraggio di guardare alla grandezza con umiltà e volontà di migliorarsi (in letture, scritture, pensieri). Alfieri, inquieto e allergico a qualsiasi autoritarismo, costituisce un esempio più che mai valido di intellettuale che guarda al progresso sociale con coraggio e indipendenza. Selvatico e acceso, l'Astigiano sa toccare nelle sue opere corde segretissime. La nuova edizione de La virtù sconosciuta esce in occasione dei 270 anni dalla nascita di Vittorio Alfieri.