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Un libro scandito in sette parti, come svela l'autore artista e poeta visivo tra i fondatori del manifesto della singlossia: "7 i giorni inseriti in nove gruppi per poesie intitolate nei numeri ad altrettante preposizioni (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra). S'aggiungono due, penultima e ultima, per un totale di 52 e per il numero delle settimane in un anno nonché quello degli anni di operatività artistica su 72. L'ultima poesia, inserita come Zero [fra], intitolata "Un pensiero postumo", chiude il cerchio aperto con il tema dell'Ozio. Nell'incipit di ciascuna poesia s'indaga il verso della relazione amorosa sulla (carta). Dall'Alfabeto al Segno e da ogni Cosa è possibile attendere agli organi del linguaggio per ricombinare, colorare la propria Anima." E a proposito della raccolta, scrive in una nota la prof Laura Madonna: "Con quest'ultimo contributo poetico Francesco Pasca si conferma un visionario che spazia tra pensiero e parola, tra paesaggi cosmici e scene terrestri abitate da "ghiacciai bollenti" come da paesaggi assolati. (...) Ed è qui, nel silenzio della pagina bianca, che diventano luogo abitabile, accogliente, proiettato nello sconfinamento verso il "possibile".