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A Roma, nell'estate 1846, con l'inizio del pontificato di Pio IX, le varie forze e correnti politico-sociali presenti in città avviarono l'usanza di organizzare affollati "banchetti" pubblici che, grazie al coinvolgimento di più fasce della popolazione, contribuirono presto a far sorgere un nuovo, vivace dibattito politico. L'analisi storica di quegli eventi, contenenti i germi di molte delle moderne dinamiche di ricerca del consenso, si affianca a quella di altre realtà, costituite in primis dai circoli romani e dai nascenti giornali, che faranno a gara nell'influenzare l'opinione pubblica, non solo cittadina. Tale clima politico in rapidissima evoluzione, segnato da giochi di potere, ondate di populismo, aneliti rivoluzionari e omicidi illustri (come quello di Pellegrino Rossi, esponente di spicco del governo pontificio), culminerà nella fuga del papa del 1848 e, nel febbraio 1849, nella proclamazione della Repubblica Romana.