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Nel presente volume, Simonetta Valtieri traccia i profili dei papi che hanno indetto i giubilei e i loro rapporti con Viterbo, approfondendo le conseguenze del giubileo di Nicolò V, che segna lo sviluppo del culto di Santa Rosa e coincide con l'arrivo a Viterbo del nuovo linguaggio rinascimentale attraverso opere di importanti artisti toscani operanti per il papa, come Benozzo Gozzoli e Bernardo Rossellino. Enzo Bentivoglio tratta della promozione di Sisto IV nei lavori di due opere significative - il palazzo del Governatore e il Santuario della Quercia - e approfondisce il profilo di Paolo III Farnese, di origine viterbese, che indice l'ultimo dei giubilei esaminati, leggendo attraverso la sua figura l'ascesa e il tramonto della cultura rinascimentale. Salvatore Enrico Anselmi, nell'individuare gli interventi urbanistici e architettonici a Viterbo in vista del giubileo di Sisto IV, analizza la pala del Salvator Mundi del Duomo di Viterbo. Daniela Gallavotti Cavallero contestualizza nel periodo critico per la Chiesa, seguito alla Riforma luterana e alla disfatta imposta dai Turchi, il dipinto della Flagellazione di Cristo di Sebastiano del Piombo, commissionato nel 1525.