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Nelle parole di Caro ("Nendy" per gli amici), nei suoi testi e nelle sue poesie, sembra di sentire il canto di un popolo che si rinnova attraverso la sofferenza dei suoi figli migliori. Un canto con la forza dell'incubo che sa farsi sogno. Scrive Fernando: "Se un giorno riuscirò ad uscire, libero da questa casa di ferro, passerò il resto della mia vita a lottare contro la pena di morte, perché si può vivere, si può morire, ma nessuno dovrebbe vivere aspettando di morire". (Dalla prefazione di Marco Cinque) I diritti d'autore sono interamente destinati alla causa di Fernando Eros Caro, nativo americano di ascendenza Yaqui, prigioniero da 32 anni nel braccio della morte di San Quentin, in California.