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Che cosa ricorderanno di noi, alla nostra morte, le persone che amiamo? Ricorderanno le cose che abbiamo fatto per loro, o l’affetto con cui abbiamo punteggiato le loro giornate? Terranno salda la nostra memoria o, piuttosto, il nostro pensiero sarà destinato a svanire con gli anni?
Minerva Parkinson teme che il suo Henry rammenterà solo la casa in ordine, e un piatto caldo sempre a disposizione. Teme che la ricorderà solo come una casalinga, dimenticando tutti i momenti felici, tutto l’amore. Così, quando scopre di avere meno di un anno di vita, decide di non perdere altro tempo e sceglie di creare per Henry un ricordo memorabile, di realizzare per lui un sogno. Vende le sue obbligazioni e acquista una barca per partire insieme in un viaggio lungo il fiume Missouri, fino a St. Louis, e poi a New Orleans. Quella che dovrebbe essere una lunga e serena vacanza che precede l’addio, si trasforma però completamente con l’imbarco a Nebraska City del misterioso e affascinante Mr. Mortimer, esperto navigatore, e della giovane e graziosa parrucchiera Nora, dai grandi occhi chiari e dall’incerta salute.
In Viaggio sul fiume, insieme a Ritratto di Jennie tra i vertici assoluti della sua vasta opera, Robert Nathan traccia i confini della vita e della morte, e dell’amore, fra quello che siamo e quello che avremmo voluto essere, fra il nostro destino e le decisioni che precedono il nostro congedo dal mondo.