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Sonnino, metà degli anni '50. La quinta B della scuola elementare ospitata negli spazi del "Vecchio Mulino" si prepara agli esami, e a salutare l'Amato Maestro che ha accompagnato la classe per cinque anni. È un uomo particolare, sopra le righe, le cui scelte, convinzioni e comportamenti, in classe e nel paese, non lo pongono certo al riparo da critiche e illazioni. Eppure per Brenno, Organzino, Mammabbella, Merloparlante - nessuno dei suoi alunni sfugge al rito della "nòmmera" - il Maestro è un riferimento, la mente geniale che apre loro una finestra sul mondo, oltre la Semprevisa.