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Leggere le poesie di Amedeo Anelli diventa un momento esperienziale dov'è possibile rivivere l'attimo vitale, irripetibile che fugge e che, grazie alla poesia, non si perderà più e il tempo non cancellerà. Leggere allora diventa un nuovo modo di fare esperienza. Su questo doppio fondamento si costruisce la complessa architettura di questa poesia, facile ad un primo senso letterale, ma densa quando ci si sofferma sui ritmi, sulle strutture profonde che si rifanno alla filosofia di Husserl, alla fenomenologia di Enzo Paci, alla poesia e alla critica di Lucian Blaga, come si può leggere nei vari esergo che non sono mai citazioni a sé stanti, o sfoggio di cultura, ma parti integranti della poesia. La traduzione francese della poetessa Irène Duboeuf fa di "Invernale e altre temperature" una raccolta con il suo controcampo quasi necessario, una doppia voce che amplifica ed espande la poesia nella sua ricchezza di senso.