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Dal padre dello splatterpunk, una folle carrellata di storie, rigorosamente in salsa gore, che reinterpretando con originalità temi e figure dell'horror tradizionale - come i non-morti -, e mettendo assieme rapinatori, tossici, spacconi, spacciatori, mostri in incognito, alligatori mutanti e dinosauri fantasma, protagonisti di scenari del tutto inediti, apocalittici e surreali, ci trascinano in un vortice di sangue, sesso, violenza, cannibalismo, necrofilia, senza escludere l'amore e nemmeno la tenerezza. Un mix di terrore puro e black humour che strizza lo stomaco e sorprende fino alla fine, al ritmo di colpi di Uzi e morsi di topi. A completare la raccolta, una sceneggiatura d'eccezione: quella che avrebbe dovuto riportare, nel 1990, Il Teatro del Grand Guignol a Broadway.