Tab Article
Il libro nasce dal desiderio di mantenere il ricordo delle persone che, insieme a Franco Basaglia, si sono impegnate per la chiusura dei manicomi. In particolare è dedicato ad Alfredo Lacerenza, psicologo che, unitamente ad altri, si è impegnato nel "lavoro sporco" di mettere le mani nei reparti. Presenta un esame dell'iter legislativo della legge 180/78 partendo dalla precedente legge Giolitti sui manicomi che si proponeva come scopo principale di garantire la società, isolando tutti coloro che potevano costituire intralcio per qualcuno. Considera, non solo gli aspetti critici legati alla segregazione e alla contenzione di quelli che erano chiamati alienati nei manicomi, ai metodi su questi usati che li deprivavano di qualsiasi dignità umana, ma anche quelli dell'odierna legislazione, che ancora non tutela i disagiati psichici, lasciandoli al loro destino e ricorrendo ancora una volta a metodi di contenzione e psicofarmaci. Prende in esame le crepe dell'attuale sistema legislativo nelle quali possono infilarsi trattamenti disumani e presenta proposte di modifica volte ad una umanizzazione di questi.