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Tutti abbiamo un ricordo legato alla nostra mamma, per alcuni sono bei ricordi mentre per altri rappresentano ferite insanabili e fratture profonde nella propria identità. Molti pazienti anche se adulti cercano ancora risposte alle domande sul motivo per cui la loro madre abbia potuto picchiarli, o umiliarli, o ignorarli, o farli sentire costantemente sbagliati. In questo libro ho voluto, attraverso queste esperienze, far comprendere i meccanismi profondi, inconsci, emotivi, che determinano l'esperienza di figli non amati o amati nel modo sbagliato, ne ho delineato alcuni schemi operativi che si trasmettono per generazioni ed ho anche cercato di far comprendere che una madre talvolta ripropone l'unico modello di madre che ha conosciuto. Il quadro d'insieme che emerge è quello di un rapporto che segna non solo l'infanzia ma determina fortemente la personalità adulta ed il modo di rapportarsi con il mondo esterno, in un contesto complessivo che ha poco a che fare con l'istinto. Perché essere genitori non è facile ma, se si conoscono i meccanismi che prendono vita nella diade materna, probabilmente è possibile evitare alcuni errori, pur consapevoli che la perfezione non esiste.