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Sculture, monumenti, installazioni, mosaici, interventi murali. Firme consacrate o comunque diffuse, perfino moltiplicate, stili che raccontano movimenti e correnti. Soprattutto, immagini immediate e codici sui quali riflettere, alla ricerca di una rivoluzione del segno e del sistema arte. Immaginata, ricordata e celebrata nella sua veste antica, Roma in realtà mostra una forte vocazione all'arte contemporanea, che si manifesta già nelle sue strade e piazze grazie alle tante opere realizzate nei decenni, fino ad arrivare ai più recenti interventi di Street art. Di quartiere in quartiere, la città si propone come un vero e proprio, nonché ricchissimo, museo a cielo aperto, che offre a chi cammina per le sue vie un'interessante panoramica sulle evoluzioni dell'arte e sulle sue prospettive. Per la prima volta, il saggio propone un'analisi critica e sistematica degli interventi di arte contemporanea presenti a Roma, alla scoperta di una nuova visione della città. Senza trascurare gli spazi dedicati all'arte di oggi, non esclusivamente all'aperto ma liberamente accessibili, un viaggio che accende i riflettori sulle tante opere nelle quali ci si può imbattere anche casualmente, e negli interrogativi che inevitabilmente pongono alla città, tra comunicazione e conservazione. Il risultato è una fotografia di Roma, che da De Chirico, Sandro Chia e Giuseppe Uncini arriva a Igor Mitoraj, Ron English e Lucamaleonte, unendoli nello stesso skyline.