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«Questa favola che parla della sirena Schiuma, la Sirena tarantina, ripropone quella già raccontata da tre illustri scrittori: Giuseppe Gigli, Arcangelo Valente e Italo Calvino, i quali apportano qualche variante soprattutto nel finale, dove il lieto fine cede il passo al drammatico, in questa che è la versione più nota a Taranto. Restituita, infine, alla tradizione scritta della letteratura editoriale dal libro "Le donne di Taranto" di Domenico Sellitti. A distanza di tempo ho deciso, così per gioco, di riproporre questo personaggio leggendario per tre motivi. Primo, perché mi farebbe piacere se questo libro potesse ispirare una o più "maschere tarantine", traendo sollecitazione dai personaggi che chiamo a condividere la scena con la sirena Schiuma, giacché Taranto non annovera nella tradizione una "maschera" tipicamente locale. Secondo, per il mio amore per la parlata tarantina ed il desiderio che possa essere divulgata il più possibile. Terzo, perché lascio che a raccontare la vicenda siano gli abitanti del mare: chi meglio di loro potrebbe?»