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Un "guizzo elettrico" all'occorrenza, poetico in molte circostanze. Tino Schirinzi è stato un protagonista di rilievo del grande teatro italiano, dagli anni sessanta ai primi anni novanta. Aveva con la sua terra d'origine, la Puglia, un rapporto d'amore e odio. Come si ama una donna che non si potrà mai avere e da cui siamo costretti, nostro malgrado, a prendere le distanze. "È venùte o' t'hanne mannate?". Il desiderio di recitare lo ha portato lontano ma, in ogni momento della sua vita, non ha perduto mai il legame con le voci, i suoni, gli odori della sua infanzia... sono stati la culla da cui attingere la sua arte, la sua genuina singolarità. Nato da una tesi di laurea, questo libro rappresenta uno studio dettagliato ed esaustivo sul brillante e tortuoso percorso artistico di questo attore tarantino. Una occasione preziosa per ripercorrere, attraverso la vita esclusiva di un individuo, la storia del teatro negli ultimi decenni del Novecento, le vicende di un paese. Il tutto intrecciato indissolubilmente a rappresentare la trama di un'esistenza.