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L'antialmanacco di Carlo Martinelli dribbla albi, palloni e scarpe d'oro, statistiche, carriere esemplari, polemiche da Var Sport, moviole. Tutto quel che vi troverete è stato diligentemente attinto solo ed esclusivamente dalla cara vecchia carta. E come era, è stato restituito a queste pagine. Non una riga in più. Marilyn in campo, Cantona che scalcia, Zidane che dà fuori di testa, la Juve operaia antiAgnelli, il sorriso di Nobby Stiles, il modulo 0-3-7 applicato troppo poco. Trecentosessantacinque giorni di avvenimenti calcistici assai particolari, lungo un secolo e oltre. Questo antialmanacco citazionista (con postfazione di Gianvittorio Randaccio) è anche un tentativo di détournement, di deviazione dal senso comune pallonaro. Bagliori, romanticherie, porcherie, ribellioni, velleità, gesti esemplari. Immancabili: sangue, sesso e soldi. Per la gioia, e talvolta la sacrosanta indignazione, che sempre accompagna chi va per archivi, coltiva la memoria e rifugge l'ovvio, il consueto, il consolidato.