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Storie di donne e di uomini nel Settecento, dalla Gallura alla Barbagia, tra fattucchiere e stregoni. L'azione del Tribunale dell'Inquisizione vescovile di Alghero giunge fino all'interno dell'Isola per perseguire i reati di stregoneria e superstizione, medicamenti, rapporti con il demonio, filtri d'amore, fatture, blasfemia. Nelle campagne, nelle case, nei vicoli, e nelle chiese, un viaggio tra sentimenti e vicissitudini quotidiane. I vescovi inquisitori sorvegliano costumi e usi, la giustizia fa il suo corso. Dopo la scoperta dell'Archivio del Tribunale e lo studio dei documenti inerenti alla città, il volume ricostruisce il funzionamento dell'Ufficio nella periferia e analizza le denunce fatte nei paesi dell'antica diocesi: Benettuti, Bolotana, Bono, Borore, Bortiocoro, Dualchi, Gavoi, Monti, Nuoro, Orani, Orotelli, Oschiri, Ozieri, Putifigari, Sarule. Alcuni reati sono simili a quelli riscontrati per Alghero, altri legati a fenomeni tipici delle zone dell'interno in questo particolare periodo. Le storie ambientate nel mondo della delinquenza ci permettono di riscontrare come criminalità e banditismo fossero spesso legati alla magia e alla superstizione.