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Michele Traversa è un fenomeno atmosferico insediatosi da qualche anno su Bari e sulla Puglia. Non un radical chic o un fighetto ma un familiare evocato nelle piazze, per le strade, nei circoli di ogni estrazione. Un pacioso amante della vita che ha cavalcato milioni di avventure da ciascuna delle quali è nato almeno un aneddoto da raccontare davanti a un caffè, a cena o tra le pagine del suo "diario di bordo". Uno di quei fulgidi esempi di chi affronta la realtà invitandola a pranzo e prendendola a morsi, correndo rischi e pedalando a volte senza freni, con le braccia aperte al mondo pronto per lasciarsene (at)traversa(re) - è proprio il caso di dire - con meraviglia e stupore. Il suo fiuto da reporter lo ha condotto tra savane, deserti, alligatori, squali, spiagge dorate e montagne innevate mentre il suo verace cuore pugliese, alla fine di ogni suo peregrinare, lo ha riportato sempre a casa tra allievi, polpi arrostiti, lungomare, muraglia e chiringuiti. Un pacioso e solare esploratore del mondo che ha fatto di un coinvolgente sorriso il suo marchio di fabbrica e della curiosità il "know how" con cui trasformare le sue passioni in un mestiere.