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Se la compassione è un sentimento di pietà verso i dolori, le disgrazie e i limiti di chi è infelice, in senso più prossimo all'etimologia essa indica il patire insieme, la partecipazione attiva alle sofferenze altrui. Anche la misericordia è un sentimento di compassione attiva verso l'infelicità degli altri, di solito promosso da una virtuosa inclinazione alla pietà o al perdono. I concetti di compassione e misericordia richiamano quello di empatia, originariamente impiegato per indicare il rapporto emozionale di partecipazione soggettiva che legava lo spettatore del teatro greco antico all'attore recitante. In psicologia essa indica la capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo o nella situazione di un'altra persona, escludendo ogni attitudine istintivo-affettiva personale (simpatia o antipatia) e ogni giudizio morale. In questo senso, la conoscenza empatica ha una valenza educativa e ogni rapporto educativo ha un significato empatico. Nell'anno del Giubileo straordinario, il seminario si propone di approfondire la relazione tra compassione, misericordia ed empatia in chiave educativa e con specifico riferimento alle dinamiche dell'area mediterranea.