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Una giovane studentessa universitaria alle prese con le molestie di un professore istrionico; la notte d'amore di una documentarista americana nel cottage di un giornalista kenyano; una madre single a Zuccotti Park durante il movimento di Occupy Wall Street; un ragazzo adolescente violentato da una donna misteriosa; una coppia stremata dalle gelosie reciproche. Sono questi alcuni dei protagonisti della nuova raccolta di racconti di Susan Minot, un'esplorazione attenta e originale in particolare del complicato rapporto tra donna e uomo all'interno di relazioni sentimentali straordinarie e ordinarie, nelle quali emergono gli entusiasmi ma anche le ipocrisie, le toccanti devozioni ma anche le insopportabili esibizioni di forza. Ma per Minot l'esame delle complesse geometrie umane è anche l'occasione per ragionare sul valore della memoria come esperienza ripetuta e nuova, sul senso dell'impegno politico, sulla irrisolvibile ambiguità del quotidiano, oscillando continuamente tra le ragioni dell'individuo e quelle della collettività, tra il personale e il politico, in una tensione costante verso l'amore e nella costante ricerca di senso e di legami. Legami autentici, per quanto ai protagonisti di questi racconti appaia spesso difficile, se non impossibile, tracciarne con precisione i contorni.