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"Le mie poesie sono decomposizione; immagini, frammenti, ricordi che s'inseguono in battere e levare, un tempo monotono. La staticità di questo quattro quarti scandisce la dinamicità. L'uomo è reazioni chimiche. Le percezioni sono rielaborate da connessioni sinottiche. L'esperienza modifica le connessioni sinaptiche. Le mie poesie sono il riverbero di emozioni atone, racchiuse in molecole che esplodono. Frammenti di percezioni che si rincorrono. I sensi sono stimolati. Le immagini, i sapori, i suoni sono rielaborati, smembrati. Distruzione per ricostruzione, alchimia dei sensi e dei sentimenti. I giorni vissuti sono intrappolati nel tempo e si liberano nelle parole che si susseguono in uno scroscio per rinascere in una forma differente. È come trattenere il fiato, chiudere gli occhi per perdersi e lasciarsi trasportare nel ricordo. È un respiro e poi il silenzio tellurico che si crea attorno." (L'autrice)