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Un gruppo di studenti di estrazione prevalentemente cattolica, tra il 1966 e il '69, a Cosenza, pubblica Diapason, un giornalino che intende imporsi all'attenzione del mondo studentesco e, nello stesso tempo, di quello adulto, aprendo uno spazio di confronto e dibattito su temi e questioni che segnano fortemente quella stagione. Non una "palestra dei lettori", dunque, ma uno strumento per dare voce a riflessioni, idee, visioni di una gioventù che vive in pieno la stagione dell'impegno sociale, politico ed ecclesiale. Non mancano le contraddizioni e qualche ingenuità tipiche dell'età, mentre si coltivano contemporaneamente le passioni comuni ai giovani di quegli anni: i capelli lunghi e le minigonne; i Beatles e Fabrizio; le "strisce" dei comics... Un'esperienza che si iscrive nel solco di quella stagione "ribelle" che fece sentire, anche nella provincia meridionale, il vento del rinnovamento che soffiava sulla società e sulla Chiesa e che avrebbe spazzato via consuetudini, valori, codici di comportamento ritenuti immutabili. A cinquant'anni di distanza, questo libro vuole ripercorrere le tracce di quell'avventura, con l'obiettivo di rileggerla da un'ottica distanziata.