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I racconti autobiografici dello scrittore ceco Ivan Klíma qui proposti sono un contributo alla commemorazione del settantacinquesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nell'Europa Centro Orientale da parte dell'Armata Rossa. L'autore ha vissuto l'esperienza della guerra ancora bambino come prigioniero nella città fortezza di Terezín, il campo destinato allo smistamento degli ebrei per i campi di sterminio ad est, e vi rimase per circa quattro anni, fino a quando l'Armata Rossa non giunse anche qui a liberare i pochi sopravvissuti. I racconti della raccolta affrontano il tema del valore dell'amicizia (Benjamin), dell'arte (Il professore), della solidarietà femminile e della famiglia (La signora Heda), e della vendetta letteraria rispetto a una vergognosa ingiustizia della storia (Mengele). I racconti sono legati da alcuni passi che lo scrittore ha dedicato all'esperienza della guerra nel suo grande romanzo autobiografico "Il mio secolo pazzo", per il quale ha conseguito il premio nazionale ceco Magnesia Litera nel 2010.