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Sei uno stronzo. Questa frase l'abbiamo pronunciata tutti, almeno una volta, nella vita. Perché è sincero, bello, divertente, liberatorio, pericoloso e rivoluzionario dire una parolaccia. Questo libro analizza e omaggia la malaparola. O meglio, la parola mala. Un saggio di fenomenologia dell'insulto e un viaggio che attraversa l'Italia e l'italiano, categorie culturali e sociali. Letteratura, cinema, teatro, filosofia, musica. Politica, chiaramente. Con un 'malaparlamento' allestito ad hoc. E sport, dove pochi la prendono sportivamente. Più alcune chicche esclusive: dal caso Magnotta all'epitetare di Aristofane, passando per la storia del peto nel Regno di Napoli e uno studio su "La scena delle ingiurie" de "La gatta Cenerentola", dopo aver riso con la "Cronaca di un chitammuorto annunciato" e appreso che Mozart ha scritto una composizione intitolata "Leccami il culo". Fino al Museo dell'insulto, dove riposano le parolacce ormai estinte. Per analizzare e rilanciare una modalità espressiva che oggi, forse, scandalizza meno ma che è ancora di successo; e che non ha perso nulla della propria forza comica ed eversiva.