Tab Article
Non esiste e non è mai esistito (dunque forse mai esisterà) un dialetto marchigiano, ossia un dialetto unico dal quale magari dipartano piccole differenze o varianti ma che abbia una struttura di base univoca. [...] Nella presente antologia trovano posto poesie di un gran numero di dialetti distanti tra loro, più o meno lontani dalla lingua italiana, motivo per il quale dette liriche sono accompagnate, a conclusione, della relativa traduzione per facilitarne la comprensione del testo a chiunque. Si spazia dall'urbinate (Germana Duca Ruggeri) allo jesino (Martin Calandra, Aurelio Longhi, Marco Bordini), all'anconetano (Palermo Giangiacomi, Mario Panzini, Emilio Mercatili) al sambenedettese (Bice Piacentini Rinaldi), all'ascolano (Giuliana Piermarini) al civitanovese (Sandro Bella), passando anche attraverso numerose varietà indipendenti e tipicizzanti: il monsampietrino di Domenico Polimanti, il petritolese di Giovanni Ginobili, il portorecanatese di Novella Torregiani, il montignanese di Edda Baioni Iacussi e numerose altre."