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Nel corso degli anni che precedettero la Repubblica Napoletana del 1799, nella capitale del Regno borbonico iniziarono a diffondersi sentimenti di insofferenza nei riguardi della politica di Ferdinando IV. Questa insofferenza si manifestò all'interno di libretti satirici anonimi volti a criticare l'ignorante "Re Nasone" o ad esaltare la figura della sua consorte Maria Carolina, più aperta alle idee illuministiche che andavano diffondendosi in Europa. Una di queste particolari composizioni è il Galeota in Parnaso, di cui qui si ricostruiscono il testo e le vicende ad esso collegate, smentendo il parere della critica del secolo passato che voleva Ferdinando Galiani autore dell'irriverente opuscolo.