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Luca Segni è un chimico. Alle ore 8.00 di una vita scandita da orari e consuetudini, sfiora il proprio badge al tornello di ingresso dell'azienda farmaceutica dove lavora come ricercatore da 24 anni. Scopre di essere in Cassa Integrazione come altri 279 colleghi, senza una comunicazione ufficiale di preavviso. Nell'arco di tempo di una mattinata, le riflessioni, la rabbia e l'amarezza di una modalità inaspettata, porgono lo sguardo sulla società contemporanea, su ciò che siamo diventati senza accorgercene e su quanto abbiamo inconsciamente accettato come "normale". "Camici di carta" non è soltanto uno specchio di come le normative sul lavoro nei governi che si sono succeduti e la gestione della crisi economica da parte di alcune imprese, abbiano dato una connotazione alle nostre vite, è, soprattutto, il ritratto della perdita di coscienza dell'etica che definisce la misura dell'evoluzione di un'epoca. Attraverso il protagonista della storia, si percorre la via dell'individuo derubato da questo valore fondante, non ricordando chi era, chi è e come, invece, potrebbe essere. Ripartendo, forse, proprio da dove era cominciata. Prefazione di Francesco Perrone.