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"Il Máelvrastal è un poema cosmogonico che racconta la nascita dell'universo 14 miliardi di anni fa, in un dialogo sorprendente tra le cosmologie scientifiche esplorate dall'astrofisica degli ultimi vent'anni, i canti orali delle comunità a interesse etnografico e i testi epico-mitologici antichi. In questo poema Benozzo, che qualcuno ha definito «l'Omero della contemporaneità», affronta una sfida che non era mai stata tentata da nessun poeta antico o moderno prima di lui: una narrazione del caos primigenio in cui materia-energia e spazio-tempo si formarono, in una vertigine poetica in cui viene spazzato via ogni possibile orizzonte umano e terrestre". (José Castello Branco).