Tab Article
Umberto Midali offre alla sete spirituale del candido lettore il vino genuino che Gesù dona alla sua Chiesa. Egli lo porge a quei pochi ai quali è concesso di capire, siano più o meno edotti negli studi. Ogni lettore lo potrà sorseggiare e gustare volentieri in recipienti d'oro (Teologia), o d'argento (Filosofia), o di altro materiale (Scienze naturali). Nella prefazione, Samuel Sospetti scrive che solo recentemente, grazie a Riccardo Parmeggiani, si è riscoperto il valore storico di questo commento di Rolando al Libro di Giobbe, che si colloca all'inizio del Duecento, quando Rolando era magister a Parigi, primo frate predicatore titolare di una cattedra di teologia, che comportava la lettura e il commento di un passo delle Scritture. La scelta del libro sapienziale di Giobbe rientra nella tradizione fin dai Padri della Chiesa. Al tema del libro, sintetizzato nella domanda che Giobbe rivolge a Dio: «La sofferenza dell'uomo ha un senso, un significato, un orientamento, una finalità?», Rolando cerca di dare una risposta attualizzandola al contesto storico in cui vive: la sofferenza di Giobbe si identifica nella sofferenza della Chiesa sotto attacco dell'eresia.