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Lo spostamento delle poleis verso l'Occidente fu molto oneroso. Probabilmente, nello stesso nome Megále Hellàs, con cui nel II sec. a.C. veniva identificato da Polibio il tessuto dell'Ellade nei territori italici, è testimoniato in maniera implicita il grande sforzo che i coloni dovettero sostenere, nei secoli precedenti, per dominare la natura mossa delle terre e riuscire a convivere con le popolazioni dei luoghi. Essi riuscirono, tuttavia, a dare stabilità alla loro presenza nella nuova terra, restando ancorati al mare, fonte essenziale di sostentamento e base strategica della loro crescita economica e politica, per tanti versi straordinaria. Occuparono capillarmente le coste del Tirreno, dello Ionio e dell'Adriatico dando luogo a una complessa geometria antropica.