Gli strani avvenimenti del feudo di Tengai di Kago Shintaro - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Gli strani avvenimenti del feudo di Tengai

  • Autore: Kago Shintaro
  • Editore: Hikari
  • Isbn: 9788899086732
  • Categoria: Disegno, arti decorative e minori
  • Traduttore: Nicodemo F.
  • Numero pagine: 196
  • Data di Uscita: 30/03/2017
18,00 €
Esaurito

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Profeta indiscusso della "fashionable paranoia", maestro dell'"ero-guro" e in particolare dell'"ironic-guro" (sotto-genere del guro che unisce alla componente macabra e bizzarra il gusto per l'assurdo), Shintaro Kago è un illustratore e mangaka giapponese, nato nel 19.69 a Tokyo, che ha fatto del non-sense estremo un'arma di critica della moderna società giapponese e delle sue paranoie. Conosciuto in Europa soprattutto per le sue collaborazioni con il magazine Vice, Kago ha collaborato dal 1988 con diverse riviste underground e per adulti in Giappone (Ax, Comic Cotton, Ubu Mode, Core Magazine) producendo storie tutt'altro che mainstream, nelle quali non esita a mettere in scena coprofagia, bondage, snuff, modificazioni corporali, il tutto con robuste dosi d'ironia, di umorismo nero e di satira, al fine di renderle ancora più disturbanti. La costante ricerca di "contrasto tra horror e humour di questo maestro del bizzarro è stata influenzata a livello narrativo principalmente dall'umorismo nero dello scrittore giapponese Yasutaka Tsutsui (autore di Mondai Geka, raccolta di novelle dove viscere, splatter e humour si mescolano abilmente) e dai Monty Python. A livello grafico cita Shigeru Mizuki e Katsuhiro Otomo per la loro precisione grafica nel disegnare città, paesaggi, e per la loro volontà di realismo nella realizzazione degli ambienti. Nei suoi racconti, sempre crudeli e antisociali, non compaiono espressioni esagerate come nei classici manga: Kago usa uno stile grafico preciso, clinico, quasi fotografico, perché è in perpetua ricerca di realismo per riuscire a far provare sensazioni forti ai suoi lettori. Da vero artista, riesce a trascendere lo schema tradizionale della messa in scena fumettistica, la sua narrazione esplode in tre dimensioni al di fuori delle impostazioni bidimensionali delle tavole. Ma la vera identità del mangaka non si situa al livello della sua estetica clinica, bensì nella sua volontà di andare sempre controcorrente. Perché per lui conta solo sorprenderci, farci ridere e tormentarci.

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