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Il secolo nuovo a Venezia si annunciò rumorosamente con il crollo improvviso, il 14 luglio 1902, del campanile di San Marco, il più alto della città, che implose, riducendosi a un cumulo di macerie senza causare vittime o danni al resto della piazza: era tempo di cambiare, di sostituire il nuovo all'antico. Sfidando il messaggio della sorte, l'amministrazione cittadina decideva di ricostruirlo esattamente «com'era e dov'era», rinunciando a qualsiasi confronto sul futuro per difendere l'intoccabilità dell'immagine della città. Introduzione di Claudio Magris.