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"Voluti o casuali, gli incontri non sempre si rivelano positivi, né tanto meno graditi. Coinvolgono, costringono a indossare maschere e costumi di scena, per vivere atti leggeri o intensi in cui le emozioni si alternano in un gioco di incastri più o meno luminosi. Più o meno opachi. La mente non sempre distingue la realtà, o pare non accettare di voler scandire tempi diversi, che non appartengono alla dimensione conosciuta. Ma accade, e meno raramente di quanto si pensi, che realtà parallele si sovrastino e parlino. È la nostra capacità di sentire e fermarsi ad ascoltare, che ci consente un partecipare senza maschere, un accettare consapevolmente movimenti e sensazioni niente affatto comuni, un vedere con sguardi liberi da inganni." (Anna Maria Poggi)