Tab Article
"A Federico, il secondo ammonimento era parso provenire non dal vescovo Ruggero, ma da un coro di voci. Alzò gli occhi e li vide. C'erano tutti; il vescovo con la testa di Isabel in mano, il corpo di lei, decapitato, al suo fianco, Joaquím dal bel volto triste, Don Ramón sulla sedia con le ruote, Madre Pilar dal volto severo, Jacopo muto e sofferente. E poi, più indietro, i genitori di Isabel, con Don Miguel e su tutti, sospesi per aria, i volti crudeli di Assunta e Don Diego. Scosso da un violento tremore, si rimise a scrivere...". Un catastrofico terremoto imprigiona l'architetto Federico Valle, assessore ai beni culturali di un'imprecisata città del Centro Italia, nel sotterraneo del castello spagnolo, anticamente utilizzato come prigione. In attesa che arrivino i soccorsi, Federico scopre lo scheletro di un prelato, forse un vescovo, e la mummia di una gentildonna a cui manca la testa. Convinto che si tratti del vescovo Ruggero e della principessa Isabel, vissuti a metà del Cinquecento e protagonisti di una peccaminosa relazione conclusasi tragicamente, decide di narrarne lo sfortunato amore...